Ex Unilver è fatta per la riconversione industriale: un risultato frutto di un preciso impegno preso con i molisani che abbiamo portato a termine. Dal centrodestra regionale solo inerzia e mancate risposte

Per la riconversione dell’ex Unilver di Pozzilli è fatta! Finalmente il ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha firmato il nulla osta per la sottoscrizione dell’Accordo di sviluppo per sostenere il progetto industriale.

Una firma che più volte avevamo sollecitato per abbreviare i tempi dell’attuazione del nuovo Piano industriale, rilanciare l’economia di tutto l’indotto dell’area e garantire un futuro dignitoso a tanti lavoratori e numerose famiglie molisane.

Ricordo, infatti, come dopo aver portato la questione in Consiglio regionale con una mozione votata all’unanimità l’8 marzo scorso, io stessa e tutto il Partito Democratico, con l’aiuto prezioso del senatore del PD, Daniele Manca, il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, era stato interrogato per chiedere risposte urgenti e azioni immediate. Un’interrogazione alla quale aveva fatto seguito una prima risposta scritta da parte dell’esponente del Governo dello scorso 9 maggio.

La firma di oggi arriva, dunque, grazie a un impegno preciso che abbiamo portata a termine nell’interesse dello sviluppo economico della nostra regione e dinanzi alla totale indifferenza del centrodestra locale che, pure con un Governo amico, non ha mosso un dito per accelerare una tempistica che avrebbe potuto mettere a rischio la riconversione dell’azienda e la ripresa economica di tutta l’area e la stessa regione.

Dopo questo primo step è, dunque, sempre più vicino il momento in cui Pozzilli potrà divenire un centro di produzione di materie prime plastiche riciclate dal recupero di imballaggi post-consumo. Un processo produttivo a cui si associa un progetto di ricerca e sviluppo di tecnologie innovative. Così come è possibile leggere sul sito istituzionale del Ministero “verrà anche sviluppata una tecnologia per il riconoscimento e la separazione del rifiuto attraverso lettori ottici, accoppiati a macchine deep learning che effettueranno il rilevamento del rifiuto mediante apprendimento automatico delle plastiche a fine vita. Il costo complessivo degli investimenti ammonta a oltre 109 milioni di euro. Con questo accordo di sviluppo il Ministero mette a disposizione oltre 82 milioni (30 milioni a fondo perduto e 52 milioni di finanziamenti agevolati). Tra le ricadute del programma, si prevede un positivo impatto occupazionale, con il riassorbimento di almeno 75 occupati entro il 2025, la realizzazione e il consolidamento dei sistemi di filiera diretta e allargata, il rafforzamento della presenza dell’impresa sui mercati esteri e l’attrazione di investimenti esteri, la presenza di investimenti in innovazione di prodotto e del processo produttivo e un minore impatto ambientale dell’investimento”.

Ora, dunque, prende ufficialmente il via la fase di istruttoria di Invitalia per il Contratto di sviluppo che potrà dare l’attuazione reale, vera e concreta alla riconversione aziendale e allo sviluppo di una buona parte della nostra regione.

Rivolgendo un grazie sentito ad alcune forze sindacali con cui abbiamo perseguito il medesimo obiettivo, mi dico felice del risultato raggiunto a seguito di un impegno che io stessa avevo preso con i lavoratori, ma anche grazie all’opera corale del Partito Democratico che, con i fatti, ancora una volta ha dimostrato di avere a cuore le sorti di questa regione e di lavorare per garantire un futuro fatto di progresso, benessere e sostenibilità per l’intero Molise.

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