Quarta ondata pandemica: il Presidente Toma riferisca in Aula e dica se il sistema sanitario molisano è pronto a fronteggiarla
Il sistema sanitario del Molise è pronto a contrastare la quarta ondata pandemica?
E, visto l’incremento dei contagiati tra i bambini tra i 5 e gli 11 anni e l’esiguo numero di pediatri e posti letto dedicati, come si sta intervenendo per garantire, anche ai più piccoli, un’adeguata assistenza?
Due domande, semplici, dirette e senza alcuna strumentalizzazione politica, che ho rivolto al Presidente e Commissario Toma, attraverso l’interrogazione urgente protocollata questa mattina in Consiglio regionale, chiedendogli di riferire immediatamente in Aula quali sono le azioni programmate e già messe in campo da Asrem e struttura commissariale.
Perché, se da una parte la campagna vaccinale prosegue senza interruzioni, dall’altra sono in molti a nutrire fondati timori sulla capacità dei nostri ospedali di “reggere” un nuovo impatto di ricoveri conseguenti alla nuova curva dei contagi in ascesa.
Con le maggiori preoccupazioni legate alla capacità di assistenza dei bambini, tra i quali si sta registrando, proprio in queste ore, un innalzamento esponenziale dei contagi, alcuni dei quali costretti ad essere trasferiti fuori regione, stante l’impossibilità di curarli al Cardarelli, dove pediatri e posti letto per i più piccoli sono ormai ridotti ai minimi termini.
Timori che si sommano a quelli per il reparto di Rianimazione, ai pochi anestesisti rimasti in servizio, alla mancanza di percorsi separati e dedicati ai pazienti covid, alle difficoltà legate all’assistenza sanitaria ordinaria e a tutti gli altri, innumerevoli e mai risolti problemi legati alla gestione della pandemia.
Mai davvero affrontata “di petto” in Molise, che resta l’unica regione d’Italia a non avere un centro Covid dedicato, nonostante i soldi, i progetti e le buone intenzioni, mai tradotte in realtà operative.
E allora, è indispensabile che Donato Toma venga in Consiglio ad illustrare, punto per punto, come ha intenzione di organizzare, d’intesa con il D.G Asrem, la gestione della quarta ondata che, di fatto, già ha investito la nostra regione e che non dovrà comportare, come già accaduto negli ultimi due inverni, il blocco sostanziale delle attività sanitarie ordinarie.