Coltivare l’orto e fronteggiare il fabbisogno alimentare familiare: ora si può

Permettere a tanti cittadini di poter praticare nei terreni di proprietà (o di cui dimostrano il titolo di utilizzo), la coltivazione di ortaggi (la cura di frutteti, vigneti, oliveti etc) ora è possibile.

Possono farlo anche coloro che non sono imprenditori agricoli a titolo principale, i quali avevano sempre potuto svolgere l’attività in quanto essenziale, purché legittimati a farlo.

La nostra richiesta avanzata insieme a tanti sindaci, amministratori comunali e cittadini è stata accolta con l’ordinanza del Presidente della Regione numero 21 emanata ieri sera.

Si tratta di un provvedimento che ha inteso comprendere le ragioni sensate e senza rischi per la salute dei cittadini, e che soprattutto va incontro a una forma indiretta di integrazione del reddito, che consente a tanti di poter fronteggiare il fabbisogno alimentare familiare.

Un aspetto fondamentale e una pratica di approvvigionamento di materie alimentari per l’autoconsumo da tutelare ancora di più in un momento di straordinaria emergenza economica come questo.

Ai cittadini ovviamente continuiamo a chiedere di essere rigorosi nel rispetto delle regole.

Con le dovute precauzioni e i dovuti controlli le attività agricole destinate all’autoconsumo familiare possono essere svolte all’interno del proprio comune o verso altri comuni, rispettando una serie di obblighi.

Ricordiamo infatti che tale pratica, così come stabilito dall’ordinanza, “può avvenire una volta al giorno e può essere effettuata da massimo due componenti per nucleo familiare”. In sede di controllo, è fatto obbligo di dichiarare “i dati identificativi del terreno oggetto delle attività agricole e gli estremi del titolo che ne legittimano l’utilizzo”.

Tutelando la salute di tutti, continuiamo a rispettare le peculiarità della nostra terra, salvaguardando il benessere psicofisico dei nostri cittadini e l’immenso patrimonio di biodiversità e tradizioni produttive e culturali del Molise.  

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